Si è spento Roberto Calandrini, l’insuperabile portiere di Teramo e dell’Italia

Pallamano: è venuto a mancare a 70 anni. Storico difensore dei pali della nazionale azzurra, giocò anche con Scafati, Rimini e Città Sant’Angelo. Domani i funerali a Villa Ripa

TERAMO – La pallamano teramana a pochi giorni dalla scomparsa di Ante Sabic, piange un altro uomo-simbolo della sua tradizione e della sua storia: è venuto a mancare, all’età di 70 anni, Roberto Calandrini, leggendario portiere della pallamano teramana e della nazionale azzurra. Nella storia della disciplina, Roberto è stato il primo teramano, assieme a Gigi Da Rui e Antonio Pacinellli, a vestire la maglia dell’Italia e a difenderne i pali a lungo.

La sua carriera è stata inoltre vestita di grandi successi: non solo i titoli giovanili con i colori biancorossi ma anche e soprattutto il primo a fare esperienza fuori da Teramo, firmando contratti con Rimini, Scafati e Città Sant’Angelo. A Teramo era tornato dopo anni ad assumere ruoli all’interno della pallamano cittadina, da preparatore dei portieri ai primi anni 2000 con i club Emmelle Naca Teramo e poi Gran Sasso Laga Park.

Oggi lo piange l’intero mondo della pallamano italiana, ricordando un portiere-saracinesca, uno dei precursori dei modelli moderni di portiere dell’handball, forte fisicamente e dotato di grandissima agilità tra i pali.

L’ultimo saluto all’amico Roberto è in programma domani 3 ottobre alle 11:30 nella chiesa di Villa Ripa.

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