Teramo saluta l’ispettore La Torre: con la ‘sua’ Digos fu presidio di sicurezza

Lo storico funzionario di Polizia si è spento all’età di 77 anni. Coordinava una squadra di poliziotti in prima linea, in tempi di tensione sociale e indagini sulle pubbliche amministrazioni. Domani i funerali in Puglia

TERAMO – Rimbalza dalla Puglia, da Monte Sant’Angelo di Foggia, dove viveva, la dolorosa notizia della scomparsa dell’ispettore della Polizia di Stato Giovanni La Torre. Il funzionario di polizia, teramano d’adozione, è venuto a mancare a 77 anni, sconfitto dalla malattia contro cui ha lottato fino allo stremo, tenace e determinato com’era nelle sue corde.

Al nome dell’ispettore La Torre sono legate tantissime operazioni di polizia, tutte tese al mantenimento dell’ordine e della sicurezza, nel suo ruolo di storico coordinatore della Digos della questura di Teramo. Un senso di appartenenza fuori dal comune, severo ma di grande umanità, Giovanni La Torre nel corso della sua carriera teramana ha saputo gestire con grande equilbrio e disponibilità molte delicate situazioni in cui l’ordine pubblico è stato messo a rischio, in anni in cui – tra gli anni ’80 e ’90 -, il clima sociale era caratterizzato da numerose frizioni, non soltanto dovute alla politica.

Erano anche gli anni della visibile pressione della magistratura soprattutto sulle pubbliche amministrazioni e sugli apparati amministrativi locali, e tantissime delle delicate indagini, oltre che servizi di osservazione, monitoraggio e controllo, erano delegate alla Digos. La Torre coordinava una squadra di poliziotti preparati e professionalmente competenti, che emulavano dal suo fare capacità di mediazione che risolvevano senza ulteriori complicazioni anche i più tesi episodi. Risolutivo, in un caso, risultò il suo intervento, sul finire degli anni ’80, per convincere un professionista teramano, impegnato anche nella politica, a desistere dal suo intento di farsi cadere dall’ultimo piano della sede dell’allora Unità locale socio sanitaria (Ulss) di Teramo in circonvallazione Ragusa, in un momento di crisi tra la protesta politica e la depressione personale.

L’ispettore La Torre lascia la moglie, il figlio Pasquale con la nuora Maria e l’adorato nipotino che del nonno porta il nome, ai quali in queste ore si stanno stringendo in un abbraccio affettuoso i tantissimi colleghi teramani e non solo, che hanno appreso la notizia. Anche la redazione di emmelle.it si stringe al dolore della famiglia, ricordando un caro amico, che tanta disponibilità e stima ha mostrato nei confronti della stampa tutta.

Le esequie si svolgeranno domani, sabato 4 ottobre, alle 16 nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione di Monte Sant’Angelo, partendo dal presidio ospedaliero, dove la salma è esposta.

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