Movimentato arresto in piazza Garibaldi di un tunisino che aveva violato il divieto di dimora a Teramo e aveva con sè un cacciavite e un coltello. Ha patteggiato 8 mesi
TERAMO – Ha seminato il panico il tunisino di 21 anni che ieri ha tentato di sfuggire al controllo degli agenti di u na Volante della polizia a piazza Garibaldi. Dopo aver spintonato diversi fedeli all’uscita della chiesa del Cuore Immacolato, nel tentativo di confondersi tra di loro per guadagnarsi la fuga. Il giovane straniero, fuggito verso via Nicola Dati, è stato raggiunto dagli agenti, che però sono stati colpiti con calci e pugni, prima di riuscire a bloccare il 21enne.
Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno trovato, nasosti in una tasca dei pantaloni, un cacciavite e un coltello a serramanico, della lunghezza di 11 centimetri. Il giovane tunisino, con regolare permesso di soggiorno era però gravato da una misura cautelare di divieto di dimora nel comune di Teramo. Al termine delle operazioni di identificazione, il giovane è stato tratto in arresto per i reati di resistenza e lesioni personali a pubblico ufficiale, nonché denunciato per il porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della questura in attesa dell’udienza di convalida, all’esito della quale ha patteggiato 8 mesi di reclusione con sospensione della pena.
