Il Di Venanzo ricorda il regista Vancini

TERAMO – Piero Chiarini e Sandro Melarangelo, presidente e direttore artistico dell’associazione culturale Teramo Nostra, ideatori e organizzatori del Premio Gianni Di Venanzo, esprimono il loro profondo cordoglio per la morte del grande regista italiano Florestano Vancini. Florestano Vancini aveva 82 anni. E’ morto a Ferrara, la sua città natale, il 18 settembre scorso, ma la notizia, resa nota dal Comune estense, è stata diffusa solo oggi, ad esequie avvenute. "Per rispettare la volontà del regista".Il regista ferrarese partecipò all’edizione di tre anni fa del Premio Di Venanzo. In quell’occasione ricordò con passione Alessandro Iacovoni, nativo di Isola del Gran Sasso, produttore del film che lo impose all’attenzione della cinematografia: “La lunga notte del ‘43” (1960). Il film, tratto dai “Racconti Ferraresi” di Giorgio Bassani, fu un grande successo. Tra gli interpreti: Gabriele Ferzetti, Gino Cervi, Belinda Lee e la giovanissima esordiente Raffaella Carrà.
Florestano Vancini, nato a Ferrara nel 1926, comincia ad occuparsi di cinema dopo aver lavorato come giornalista in alcune testate locali. Inizia la sua attività nei primi anni Cinquanta con alcuni cortometraggi e come aiutante di Mario Soldati e Valerio Zurlini. Il suo primo lungometraggio è ‘La lunga notte del ’43’ (1960), tratto da uno dei ‘Racconti Ferraresi’ di Giorgio Bassani. Film in cui farà il suo esordio una giovanissima Raffaella Carrà. Nella sua carriera Vancini si dedicherà quasi totalmente a film di carattere storico. Tra le sue opere di maggiore successo si ricordano ‘Il delitto Matteotti" (1970) con Franco Nero e ‘Bronte, cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato’ dell’anno successivo. Tra gli altri suoi film ‘I lunghi giorni della vendetta, una sorta di western all’italiana presentato con lo pseudonimo di Stan Vance, ‘La violenza: quinto potere’, ‘Amore amaro’, ‘Un dramma borghese’, ‘La baraonda’ e ‘La neve nel bicchiere’. A metà degli anni Ottanta, Vancini si dedicò con successo anche alla regia televisiva, firmando nel 1986 ‘La Piovra 2’ con Michele Placido e nel ’93 lo sceneggiato Piazza di Spagna. Il regista vanta anche un’esperienza come attore nel film ‘Cadaveri eccellenti’ di Francesco Rosi. Concluse la sua carriera nel 2005, dopo un’assenza di 21 anni, con ‘E ridendo l’uccise, ambientato nel Cinquecento alla corte del Duca d’Este.