VIDEO / Ipogeo, una variante progettuale per riparare ai danni del passato

Il cantiere ha portato alla luce guasti strutturali antichi che vanno riparati: il costo aumenta di un milione di euro. Torneranno i getti d’acqua e (forse) lo storico datario

TERAMO – Costa un milione di euro in più riparare ai danni di una costruzione nata male, quella per i cui lavori di ristrutturazione l’amministrazione comunale targata D’Alberto si sta beccando improperi per via delle lungaggini e degli imprevisti saltati fuori di mese in mese. Lo ha spiegato questa mattina, all’interno del cantiere dell’Ipogeo, lo stesso sindaco, che si è scusato ancora una volta con i teramani che devono convivere con il catafalco che ingessa piazza Garibaldi.

E’ stata necessaria una perizia di variante che ha modificato in maniera sostanziale non solo il budget previsto (da 1.3 a 2.2 milioni di euro necessari) ma anche il lavoro che verrà fuori: quando gli operai hanno aperto il ventre dell’Ipogeo, hanno infatti trovato una situazione disastrata che aveva bisogno di interventi radicali, ben oltre il progetto previsto inizialmente. Non c’erano soltanto problemi alla condotta Ruzzo (riparati adesso) ma anche strutturali che dalla copertura alla corona questo impianto urbanistico si porta dietro dalla sua costruzione. Adesso potremmo esserci, finalmente, e il cantiere dovrebbe andare avanti più speditamente. L’obiettivo, come ha chiarito il sindaco, è quello di liberare per prima la ‘cornice’ esterna carrabile e riaprire la corsia al traffico, per poi ultimare l’intervento.

La bella notizia arriva dal ripristino dei getti d’acqua, che faranno tornare a somigliare la piazza a quella degli anni ’70, molto apprezzata dai teramani. E non è escluso che in futuro l’area possa tornare ad ospitare anche lo storico datario.

ASCOLTA QUI IL SINDACO GIANGUIDO D’ALBERTO SUI LAVORI DELL’IPOGEO

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