TERAMO – L’aveva rifiutata, provocandole una delle peggiori offese della cultura rom, e lei si era vendicata accusandolo falsamente di una rapina: oggi, dopo la condanna di primo grado e oltre un anno di ingiusta detenzione, Anacleto Di Giorgio, 34 anni di Giulianova, è stato assolto e scarcerato perchè il fatto non sussiste dai giudici della Corte d’Appello dell’Aquila. Secondo quanto ricostruito nel processo dinanzi ai giudici aquilani, dagli avvocati Piergiuseppe Sgura e Vincenzo Di Nanna, a donna convinse due complici ad accusare l’allora marito infedele di averli rapinati minacciandoli con una pistola. La disavventura del giovane rom cominciò nel maggio dello scorso anno. Dopo l’indagine dei carabinieri, Di Giorgio fu arrestato immediatamente e nel gennaio di quest’anno condannato a 5 anni di reclusione dal tribunale di Teramo. In Appello gli avvocati difensori sono riusciti a produrre una intercettazione ambientale nel corso della quale le due "vittime" della rapina ammettono di aver inventato l’episodio perchè la ex moglie del rom aveva promesso loro una ricompensa. In conseguenza della sentenza di assoluzione, i giudici dell’Appello hanno trasmesso gli atti alla procura di Teramo perchè proceda per calunnia e falsa testimonianza nei confronti dell’ex moglie e dei suoi complici.
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