TERAMO – C’è l’ombra del crack economico e dietro il suicidio del noto imprenditore Brunangelo Manucci, per gli amici Bruno, 60 anni, titolare di una ditta di trasporti per conto terzi. Il suo corpo senza vita è stato trovato nella sua casa in contrada Fiumicino, da uno dei tre figli, oggi poco prima delle 13. Secondo quanto accertato dagli agenti della squadra volante della questura, l’uomo si è sparato un colpo di pistola alla tempia. Molto noto negli ambienti dell’imprenditoria e a San Nicolò, dove ha sempre vissuto, ma anche per aver lavorato per anni anche per conto dell’industria dolciaria Foodinvest Corporate, il cui proprietario, Aristide Romano Malavolta, è il cognato. Uomo molto impegnato nel lavoro, aveva dedicato una vita alla sua attività, che di recente aveva quasi abbandonato anche e soprattutto per alcune vicissitudini economiche. La chiusura dell’attività principale, quella di contoterzista per la Foodinvest, gli aveva arrecato non pochi problemi di natura finanziaria e si sospetta che proprio questi siano dietro la sua decisione di farla finita con la vita.
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