TERAMO – In vista della riduzione delle Province italiane da 110 a 50, imposta dalla spending review governativa c’è già chi contesta le scelte e i parametri adottati per accorpamenti, pronuovendo battaglie mediatiche per scongiurare le “unioni indigeste” imposte dal Governo Monti. E’ il caso del movimento “Pescara capoluogo d’Abruzzo”, guidato dal presidente Roberto Santuccione, che invita i comuni della costa teramana a prendere posizione e adoperarsi per chiedere l’annessione dei loro comuni a Pescara,” salvaguardando così identità, cultura ed economia”."La costa teramana – si legge nel comunicato diffuso – ha sempre avuto Pescara come punto di riferimento – sottolinea il presidente del movimento biancazzurro – e sappiamo con certezza che quasi tutti si riconoscono in Pescara, sia come usi e costumi che come mentalita’ commerciale ed imprenditoriale. Ci auguriamo – prosegue Roberto Santuccione in un suo intervento su Facebook – che questo tentato colpo di scure governativo si trasformi nella piu’ grande occasione mai capitata alla costa abruzzese per creare una vera, grande ed invidiabile citta’ metropolitana".
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