TERAMO – «I terreni pubblici della Villeroy devono essere utilizzati per l’alternativa allo svincolo della Gammarana». A sostenerlo è il presidente dell’associazione culturale di quartiere Alfonso Marcozzi, che ricostruisce la storia di quei terreni: esistono, afferma Marcozzi, degli atti di donazione da parte del Comune, ai tempi del sindaco Biocca, che risalgono al 21 gennaio 1954 e al 22 dicembre 1955. «Questi atti in maniera chiara ed inequivocabile riferiscono che i terreni sono stati donati dal signor Potito Randi solo per fini industriali ad uso perpetuo». Secondo Marcozzi, nella perizia di stima dell’area ex Villeroy «appare di colpo un accatastamento di terreni che diventano relitto stradale: si tratta in sostanza del primo passo per la dismissione di beni pubblici». Marcozzi chiede quindi di sapere dal sindaco e dall’agenzia del territorio, chi ha autorizzato, e su che base, questo tipo di accatastamento. «Devono una risposta non a noi ma a tutta la cittadinanza», aggiunge Marcozzi. I terreni, anche in termini economici, hanno un valore non trascurabile: da un minimo di circa 300 mila euro, solo per il relitto stradale, ad un massimo di 5 milioni di euro. «Se si utilizzassero questi terreni – aggiunge Marcozzi – come alternativa per la realizzazione dello svincolo del Lotto zero si risparmierebbero inoltre 900 mila euro».
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