TERAMO – Gli hanno spedito la droga al’interno di un paio di scarpe nuove, riposte in una insospettabile scatola. Lo stupefacente (21 grammi di hashish) era diretto a un uomo detenuto nel carcere di Castrogno, a Teramo, rinchiuso in regime di 416 bis per associazione mafiosa e sarebbe servita per rifornire altri detenuti. Il contenuto del pacco postale non è però sfuggito al severo controllo della casa circondariale teramana e gli agenti di polizia penitenziaria hanno bloccato la fornitura illecita. Soddisfazione è stata espressa dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria. «Mi auguro – afferma Giuseppe Pallini, responsabile provinciale del Sappe – che tale episodio non sia sottovalutato dalla direzione del carcere, provvedendo immediatamente a sospendere la ricezione dei pacchi tramite servizio postale e tramite colloquio con i familiari, contenenti oggetti, capi di vestiario e generi alimentari non controllabili destinati ai detenuti. L’auspicio è che l’amministrazione centrale assegni a Teramo unità cinofile, al fine di scongiurare gravi rischi alla salute dei ristretti a garanzia dell’ordine e della sicurezza interna».
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