PINETO – Ovviamente diversa è l’opinione di Monticelli. L’ex sindaco parla di «mascalzonata fatta per tutelare gli interessi personali e non certo quelli della collettivià». Il riferimento è all’ex assessore D’Agostino che avrebbe «messo nei guai i pinetesi per interessi personali e di questo la popolazione si è accorta. Di contro, io ho molta serenità dentro – aggiunge Monticelli -, perché so di aver lavorato in maniera trasparente e di non aver mai ceduto a piccoli e grandi ricatti di partiti o di singoli. Per questo, sono ancora più forte di prima». L’ex sindaco che da stamattina è in piazza assieme alla sua ex giunta per raccogliere le impressioni della popolazione, si dice preoccupato per questioni ancora aperte come, ad esempio, «quella relativa ai lavoratori in mobilità del Comune e a tutte quelle situazioni per le quali, solitamente, la cittadinanza si rapporta con il primo cittadino. Con il commissario, invece, sarà tutto da vedere». «Chi ha compiuto questo gesto non ha futuro, perché non ha idee e, soprattutto, si è comportato in maniera negativa nei confronti del loro paese, tra l’altro a pochi mesi dalle elezioni, quindi in un momento decisamente inutile. Non dimentichiamoci, inoltre, che le dimissioni sono state firmate addirittura a Pescara: la conferma di un atteggiamento poco trasparente».
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