TERAMO – "Siamo sconcertati, non è vero, ci chiediamo che cosa vale e a quale scopo". È il commento dell’ avvocato, Domenico Frattura, difensore dell’ex assessore alla Cultura in Abruzzo, Luigi De Fanis, arrestato il 12 novembre per tangenti, dopo la pubblicazione, oggi, sul quotidiano la "Repubblica" dell’eventuale esistenza di un contratto ‘per sesso’ tra l’assessore e la sua segretaria. "Stiamo valutando in queste ore se presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Pescara o querele di parte, perché non è accettabile questa denigrazione – continua Frattura – e De Fanis mi ha detto che è una cosa completamente infondata. Ma che scherziamo? Messa così non è assolutamente vera". Secondo quanto riporta il quotidiano l’assessore avrebbe fatto firmare alla segretaria l’obbligo di un rapporto sessuale alla settimana: "Aspettiamo di leggere le carte – continua – perché se fosse così verrebbe fuori il quadro di un De Fanis prepotente, arrogante e squallido, mentre qui non c’è nessun meretricio ma il segreto di Pulcinella: tra i due c’era una relazione amorosa, con normali confidenze e atti scherzosi". L’avvocato Frattura ritiene però più grave "un’eventuale fuga di notizie a un interrogatorio secretato. Ci chiediamo allora perché una cosa senza valore penale venga fuori adesso o se addirittura possa essere stata manipolata. Ecco perché valutiamo ogni azione legale".
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