TERAMO – Aumentano i prezzi, cala il potere d’acquisto, e sono sempre più numerose le famiglie costrette a ricorrere ai prestiti per gli acquisti dei beni di consumo: in Abruzzo la consistenza del credito al consumo al marzo 2008 era di 2.210, con un aumento del +26,50 per cento rispetto a marzo 2006, una media al di sotto di quella nazionale (28,50). Lo rileva l’ultimo bollettino statistico di Bankitalia. Quello che una volta si chiamava il popolo delle cambiali, che metteva su casa e spesso riusciva ad arrivare a fine mese solo firmando una serie di ‘paghero”, sembra essere tornato in gran numero, e aumenta a passi da gigante in tutto il Paese. Aumenti superiori al 30% si hanno poi in Emilia Romagna (6,095 miliardi a marzo 2008, in crescita del 35,23% rispetto a marzo 2006), in Calabria (3,454 miliardi il totale, +34,8%), nelle Marche (2,148 miliardi, +31,61%), in Sicilia (10,128 miliardi, +31,14%), in Umbria (1,452 miliardi, +30,7%) e in Piemonte (7,411 miliardi, +30,17%). Alta la percentuale di crescita anche in regioni ritenute per così dire ricche, come il Trentino Alto Adige (886 milioni, +28,21%) e il Veneto (6,1 miliardi, +29,84%). (Fonte Ansa)
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