TERAMO – Incroci, strade e soprattutto rotonde, quasi tutte al buio. E’ la protesta che arriva da più parti e che segnala come al calar delle tenebre, muoversi per strada nell’immediata periferia o addirittura anche in pieno centro, sia diventato difficile per le condizioni della pubblica illuminazione. L’esempio più eclatante è quello fornito dalla rotonda del Lotto 0 alla Cona. Non foss’altro perchè è il manufatto stradale di più recente costruzione e dunque dovrebbe essere ancora in perfette condizioni. E invece, come dimostrano le foto scattate di notte, lo spartitraffico centrale, sistemato a ‘spezzare’ il flusso di traffico e deviarlo verso le diverse direzioni, allo svincolo della tangenziale sulla statale 80, è completamente al buio. Accorgersi che ci troviamo di fronte a una rotonda che interrompe la direzione rettilinea del nostro senso di marcia può diventare pericoloso, se bisogna affidarsi soltanto alla segnaletica verticale. Analoga situazione è sul fatiscente "ponte del Michelangelo". Il viadotto San Gabriele, che ormai si regge sugli stanchi pilastri da decenni, e perde pezzi di continuo (a proposito ma non c’era un progetto di ristrutturazione?), è al buio da giorni. Per la verità l’antipasto dell’austerity in terma di pubblica illuminazione si avverte già da piazza Garibaldi, per chi ne percorre il lato destro in direzione uscita dalla città. Ma dall’inizio del viadotto e fino al crocevia tra via de Gasperi con via San Marino non c’è un lampione acceso. In queste condizioni non solo l’incolumità degli automobilisti ma anche e soprattutto quella di eventuali pedoni, di chi viaggia in sella a bici o a moto, è davvero affidata al caso.
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