TERAMO – E’ stato sospeso anche oggi il recupero dei corpi dei due giovani alpini trovati sul Gran Sasso ieri mattina, morti dopo essere scivolati sul ghiaccio durante un’escursione. A causa del forte vento, come accaduto ieri, è impossibile l’avvicinamento alla zona per l’elicottero del 118 che dovrebbe imbarcare le salme con il verricello. Operazione troppo pericolosa per i soccorritori, in una zona impervia e rocciosa a circa 2.400 metri. Si ritenterà domani mattina sempre se le condizioni meteo lo consentiranno. La decisione di rinviare le operazioni di recupero è emersa dopo l’ennesimo tentativo dell’elicottero di avvicinarsi alla zona dove ieri pomeriggio, constatata da parte dei soccorritori l’impossibilità di procedere, le salme erano state sistemate in barelle assicurate al terreno. Oggi in una riunione tra vertici di Cnsas, Corpo Forestale, Guardia di Finanza, Carabinieri, Esercito e Vigili del Fuoco, si è stabilito di ritentare domani mattina. Un campo di coordinamento dei soccorsi è stato allestito a Prati di Tivo, sul versante teramano del Gran Sasso, da dove le squadre di terra potranno raggiungere la Conca degli Invalidi. A intralciare l’azione dei soccorritori, oltre al forte vento, non è tanto la neve, arrivata in quota in tarda mattinata, quanto l’orografia dell’area, un canalone dove cadono continuamente pietre.
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