TERAMO – L’Abruzzo è tra le regioni "più verdi" d’Italia, classificandosi al quarto posto della graduatoria relativa all’indice di green economy elaborata da Fondazione Impresa e pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Con un punteggio pari a +0,202, l’Abruzzo nel 2014 sale di quattro posizioni rispetto all’ottavo posto del 2013 e si colloca subito dopo Trentino Alto Adige, Marche e Valle D’Aosta. Lo studio, che si basa sull’incrocio di dati provenienti principalmente da Istat, Terna, Ispra, Sinab ed Enea, fotografa lo stato dell’arte della green economy nel Belpaese utilizzando 21 indicatori standardizzati: energia pulita, risparmio energetico, riciclo rifiuti, bioagricoltura, eco-edilizia, diffusione di licenze Ecolabel, per specificare qualche parametro. Persino piste ciclabili, turismo ecologico, vendita di prodotti bio, edilizia e carbon intensity (emissioni per unità di pil). "L’Abruzzo – spiega Daniele Nicolai, ricercatore di Fondazione Impresa – ha 13 indicatori su 21 nella parte alta della classifica e si distingue per la carbon intensity e la quantità di rifiuti in discarica che sono più bassi della media nazionale". A livello nazionale il punteggio medio è pari a -0,124 e in coda alla classifica ci sono Campania (-0,349), Liguria (-0,363), Lazio (-0,397) e Sicilia (-0,504). (
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