TERAMO – Il 30enne di Campli accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina nei confornti di un’anziana, oggi, davanti al gip di Teramo ha ammesso parzialmente le proprie responsabilita’. L’interrogatorio di garanzia al tribunale di Teramo e’ durato meno di un’ora ed il giudice ha confermato per l’uomo gli arresti domiciliari che gli erano stati notificati lo scorso sabato dietro ordinanza di custodia cautelare. Secondo l’avvocato difensore, Gabriele Rapali, il suo assistito non ha avuto un rapporto completo con la 70enne, sua concittadina, che quindi conosceva. In sintesi non ci sarebbe stata penetrazione. Le tracce di liquido seminale ritrovate in casa della donna appartengono a lui, come confermato dal Dna, ma sarebbero frutto di attivita’ masturbatoria. Inoltre, altro elemento che ha ricondotto al 30enne, sono state le telefonate fatte nell’arco orario in cui si e’ consumata la violenza. I carabinieri del comando provinciale di Teramo hanno passato in rassegna tutte le chiamate fatte e ricevute dai cellulari che hanno agganciato in quel lasso di tempo la cella telefonica arrivando all’imputato che ha agito, come ha confermato l’avvocato Rapali, per bisogno di soldi essendo disoccupato.
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