SANT’OMERO – Un gioiello di buona sanità, un ambiente dove la partoriente viene fatta sentire a suo agio, con le comodità e il relax che deve avere, compatibilmente con la condizione in cui si trova. Le nuove sale parto dell’ospedale di Sant’Omero, oltre che avveniristiche, sono quanto di più all’avaguardia può esserci. E fa anche specie, a un occhio tradizionalista abituato alle nascite in casa o nella sale tradizionali, vedere anche quelle vasche necessarie per il parto in acqua. Il taglio del nastro è stato affidato ieri all’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci e al direttore generale Asl, Roberto Fagnano. Con loro il vescovo Michele Seccia per la benedizione, il primario di ostetricia e ginecologia, Felice Patacchiola e l’assessore regionale della Val Vibrata, Dino Pepe. Due le sale, di ultima generazione, "servita" anche da una sala operatoria dedicata per le emergenze, per un investimento di 1,2 milioni di euro. Sicurezza e umanizzazione sono i due requisiti cui l’azienda sanitaria ha puntato per la realizzazione delle nuove strutture dedicate alle mamme in attesa. Il comfort è dato dalla presenza delle vasche con acqua e addirittura un cielo stellato sul soffitto, in sintonia con il momento dell’arrivo del nascituro. Il reparto santomerese è punto di investimento sanitario in considerazione del boom del numero di parti con la tecnica indolore, introdotto oltre due anni fa, a cui si aggiunge adesso anche la possibilità di mettere al mondo i figli in acqua. Una risposta completa alle esigenze delle puerpere, che ha trovato già grande rispondenza tra i cittadini, al punto che l’ospedale Sant’Omero costituisce ottimo esempio di mobilità attiva dalle altre province limitrofe. Il tutto grazie alla professionalità del personale medico e paramedico ma anche per la perfetta sinergia tra specialità ospedaliere.
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