TERAMO – «Con l’ultimo terremoto è visibile una frattura rovinosa del campanile a vela con tre celle campanarie, che ha perso il puntale»: è la denuncia, l’ennesima, che l’Associazione Teramo Nostra fa alle autorità competenti, sul destino della chiesa di San Giuseppe. Ma nessuno, nè del Vecovado nè della Soprintendenza, già all’indomani del crollo del tetto, si premura di organizzare ricognizioni.
«Sul problema della salvaguardia della chiesa – si legge in una nota di Teramo Nostra – c’è una denuncia alla Procura di Teramo e in contemporanea agisce un Comitato di Salvaguardia e Valorizzazione composto oltre che da Teramo Nostra dal Masci (il Movimento adulti scout cattolici italiani), il cui esponente Giovanni Gebbia segue la procedura, in qualità di legale». Il comitato ha indetto una iniziativa pubblica di attenzione a questa chiesa, che è la più esposta tra tutte le altre rispetto al problema sismico cittadino. «E’ il caso di ricordare agli enti sopra elencati e al Comune di Teramo – dice Teramo Nostra – l’importanza che ha nel patrimonio storico artistico della città la chiesa di San Giuseppe. La tutela di detta chiesa non viene attuata: la porzione di tetto crollata non è stata coperta e la recinzione della circonvallazione Spalato prossima alla chiesa, da tempo divelta, non è stata ancora sistemata con grave pericolo per i passanti».