TERAMO – "Mobilitiamoci e facciamo qualcosa perché non ci ascoltano e lo si vede dalla visita di Gentiloni al quale abbiamo fatto richieste che non ha preso in considerazione". L’appello del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, è tra i più arrabbiati tra gli oltre 35 che affollano la sala della Provincia nella riunione dei primi cittadini, convocata dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, per valutare le richieste di modifica del decreto per l’emergenza. Brucchi ha sottolineato come la cittá sia in ginocchio, che sta valutando con i sindaci dei Comuni con oltre 30mila abitanti, un ricorso al Tar contro il decreto. Ma soprattutto ha incitato alla rivolta, citando i numeri del disastro, con gli sfollati noti per i sismi di agosto e ottobre, e le 780 nuove richieste di sopralluogo dopo il terremoto del 18 gennaio. "E l’ultimo segnale che non importa nulla del nostro territorio è che nessun parlamentare abruzzese sarà relatore in commissione. Vogliono impedirci di far capire il nostro dramma".
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