Università: ricerca e servizi al centro di un bilancio positivo

TERAMO – Nonostante l’alternanza istituzionale, l’Università di Teramo ha mantenuto livelli elevati nell’offerta formativa, nei progetti di ricerca e nel grado di internazionalizzazione. E’ quanto emerso nel bilancio tracciato dal rettore dell’ateneo teramano, Mauro Mattioli, nella conferenza stampa di fine anno convocata a ridosso del risultato elettorale che ha dato all’Abruzzo un nuovo governo. L’occasione è stata motivo per il rettore di auspicare collaborazione con le istituzioni al fine di raggiungere rapporti più strutturati in termini di programmazione delle risorse e delle attività attraverso una legge regionale, obiettivo che finora ha tardato ad arrivare, nonostante un protocollo di intesa avviato 2 anni fa. Tra gli aiuti regionali ritenuti utili per l’ateneo del capoluogo, figurano ad esempio gli sgravi fiscali per l’Irap, una tassa ridotta se non eliminata in altre regioni,come ha sottlineato Mattioli, e che restituirebbe ossigeno ad una università che serve 66mila giovani abruzzesi. Per quanto riguarda i numeri, l’università, nell’anno accademico 2007/2008, conta 10.099 iscritti (tra corsi di laurea e post-laurea), 3500 dei quali risultano fuori corso. Per cercare di agevolare gli studenti che risultano fuori-corso, per motivi lavorativi o perché persone adulte con famiglia, l’università ha esteso dei servizi come il pagamento delle rate universitarie a rate o la possibilità di un percorso didattico “part-time” che risulta modulato con una didattica più diluita nel tempo. Tra l’offerta dei servizi, c’è l’attivazione dell’ufficio di “Job Placement” per agevolare la collocazione lavorativa dei laureati attraverso la promozione di tirocini retribuiti in azinede ed enti pubblici. Al momento la soglia di occupazione raggiunta è quella del 30% a 18 mesi dalla laurea. In aumento anche l’orientamento all’internazionalizzazione e la capacità di attirare finanziamenti esterni per i progetti di ricerca (come ad esempio glo osservatori sul Turismo e sulle Relazioni Industriali), parametri ritenuti importanti per l’erogazione di fondi che rienrano nell’incentivazione ministeriale . “Un’università con una grande dedizione alla ricerca – ha commentato infine il rettore, Mauro Mattioli – la quale, nonostante i tagli, ha allargato l’offerta dei servizi e la qualità formativa, ritagliandosi posizioni importanti nel panorama dell’offerta italiana”.