TERAMO – “Ci sentiamo prigionieri, sequestrati nelle nostre attività, con mille difficoltà anche per i nostri clienti". Dopo quattro settimane chiusi dietro i paraventi di un cantiere infinito, sbottano i commercianti della parte iniziale di Corso San Giorgio, quello che nell’antichità brillava per storia e identità attraverso il cosiddetto "due di coppe". I titolari degli esercizi commerciali chiedono rispetto e che finalmente i lavori finiscano. Perchè in definitiva, in rapporto al cronoprogramma dei lavori, questa zona di corso è quella che sta subendo il "sequestro" più lungo. «Quattro settimane chiusi da questo cantiere – dicono i commercianti – sono la fotografia dell’assoluta mancanza di rispetto per noi commercianti». Da qui l’appello, arrabbiato, all’amministrazione affinchè intervenga a dare soluzione a questa situazione che sta mettendo in crisi le attività commerciali, coperte da un cantiere che doveva essere veloce e soprattutto mobile.
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