TERAMO – Ancora nessun passo concreto è stato fatto a 10 mesi dal divieto di consumo di acqua in gran parte della provincia di Teramo. A ricordarlo è l’Osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso, alla vigilia della giornata internazionale in cui si celebra il bene più prezioso in possesso dell’umanità. Per manifestare il disappunto contro la volontà della Regione Abruzzo di non aprire alla partecipazione la Commissione tecnica per la Gestione del rischio nel sistema idrico del Gran Sasso, il cartello di associazioni ambientaliste, ha provocatoriamente ‘dato voce’ a quattro personaggi legati alla storia di Teramo e di tutto l’Abruzzo: questa mattina ai busti di Gabriele D’Annunzio, Melchiorre Delfico, Carino Gambacorta e Vincenzo Irelli, posti lungo i Giardini di Viale Mazzini a Teramo, sono comparsi cartelli che chiedono sicurezza e trasparenza sull’acqua. “Acqua trasparente: sicurezza per il Gran Sasso”, “Dopo 10 mesi: nessuna messa in sicurezza” e “Acqua bene comune: sicurezza per il Gran Sasso”, sono questi gli slogan che campeggiano sui cartelli e che stanno a ricordare a tutti noi, e soprattutto ai nostri amministratori, che è giunto il tempo di mettere in sicurezza una volta per tutte l’acqua del Gran Sasso, intervenendo sui Laboratori sotterranei di Fisica Nucleare e sulle gallerie autostradali.
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