TERAMO – Un incoraggiante esempio civico è arrivato oggi dal gesto di ‘pentimento’ di chi, dopo aver sbagliato, ha riparato al danno che aveva arrecato a un simbolo della storia e dell’affetto dei teramani: la fontana ‘di Picette’, in viale Crispi, tra San Berardo e la Gammarana, è stata ripulita dalle scritte che la imbrattavano dalla fine dello scorso mese di marzo. A provvedere al ripristino della situazione, ripulendo la fonte dei teramani, è stato il gruppo dei Sedici Gradoni, parte della tifoseria ultrà biancorossa, nota per le proprie posizioni antagoniste, a volte estreme. Ebbene se ieri c’era stato stato chi, singolo nel gruppo, aveva deturpato il muro del fontanile con scritte inneggianti al ricordo di un compagno che non c’è più (Culone, ndr), oggi il gruppo i ntero si è assunto la responsabilità di quell’errore e ha riparato al danno. I giovani ultrà hanno ripulito la fontana, che adesso appare tornata alla sua quasi originalità: scritte scomparse e tante scuse alla città. Per una volta gli applausi che loro solitamente tributano al Teramo, oggi sono tutti per loro, i Sedici Gradoni. Speriamo che, oltre a riconsegnare loro credibilità, questo gesto possa fungere da esempio da imitare in tante altre situazioni che quotidianamente la nostra città vive.
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