TERAMO – Ammontano a non meno di 50 milioni di euro i danni ai depuratori, alla rete idrica e alla rete fognante nella provincia di Teramo provocati dall’alluvione del 1° marzo. Lo rende noto la Ruzzo Reti che è riuscita a riparare in tempi record, anche se con una soluzione di emergenza, una delle due grosse condotte aeree travolte dalle piene di due fiumi, riportando acqua potabile nelle abitazioni di Mosciano e di parte di Tortoreto Alto. Per fare la stessa cosa in altri sei comuni, saranno necessarie altre 48 ore perchè le condizioni meteo stanno ostacolando la riattivazione dell’altra condotta, quella distrutta dall’onda di piena del fiume Vibrata. La Ruzzo Reti continuerà comunque a garantire i rifornimenti con le proprie autobotti. Drammatica è invece la situazione dei depuratori: «Molti – informa la Ruzzo Reti – sono fuori uso e quelli danneggiati solo parzialmente hanno difficoltà nello scarico a fiume per intasamenti o altre rotture. Analoga difficoltà per il deflusso delle acque si registra in gran parte delle reti fognarie, soprattutto perché spesso i tombini vengono utilizzati nel corso delle operazioni di pulizia delle strade e delle abitazioni allagate per smaltire fango e altri detriti».
-
Alluvione, il Consiglio dei Ministri riconosce all'Abruzzo lo stato d'emergenza
Guliante: "Tempi brevi grazie alla collaborazione degli enti locali" -
Domani l'addio a Pietro Rizziero Di Sabatino
Conclusa l'autopsia: è morto per annegamento, la melma gli ha impedito di venir fuori dal muro... -
Maltempo, crolli e coordinamento soccorsi: per ora niente inchiesta
Si attende una decisione del Procuratore che potrebbe valutare l'incarico a un pool investigativo