Il basket volta pagina con la benedizione della BancaTercas

TERAMO – No, la soluzione del giallo Teramo Basket non era quella proposta in televisione tre settimane fa. Quel giorno, Antonetti, Pellecchia e Laganà giocavano ad "Acqua, fuoco e fuocherello". Mentre qualcuno spingeva a far pronunciare la parola “c’è la firma“ a tre che non sarebbero mai riusciti ad andare d’accordo, uno di quei tre sapeva che gli altri due non avrebbero fatto parte della "nuova" Teramo Basket. Fuochino… Era Pellecchia l’unico veramente convinto di dover portare il club fuori dal guado ed evitarne lo scivolamento verso il baratro. Nonostante all’indomani avesse manifestato la sua soddisfazione per aver trovato una intesa di massima con Laganà e Antonetti per un’uscita costosa ma inevitabile. Oggi Pellecchia ha presentato i suoi nuovi compagni d’avventura: il figlio Antonio, i fratelli Alfredo e Lucio Capasso e il presidente-icona Corrado Pellanera. E’ il nuovo corso. Non c’è più Antonetti: dopo oltre dieci anni di basket ad alto livello, è quasi scomparso dietro l’angolo. E non c’è più il responsabile del marketing, Massimo Nardi. Ci saranno gli altri: l’amministratore Tonino Biancacci, il direttore sportivo Marruganti, quasi sicuramente il consulente di mercato Daniele Lucantoni, l’addetto agli arbitri Angelo Albi, l’addetto stampa Patrizio Visentin. C’è un ritorno, gradito e appropriato: Gianfranco Ferrajoli, che avrà il compito di affiancare Biancacci nella gestione amministrativa. Sul fronte tecnico, è caccia a Ramagli, anche se il coach, ha confermato ieri a emmelle.it di essere in trattativa apertissima con Cantù e che Teramo adesso diventa seconda scelta. Un volto nuovo è anche Alfredo Capasso, il "signor Citywell", dal nome dell’iniziativa immobiliare avviata nel centro storico di Teramo. Salernitano, con interessi tra la Campania, Roma e Teramo, ha candidamente ammesso di «non poter accettare che una istituzione cittadina come la squadra di basket scomparisse»: per questo motivo ha accettato la proposta dell’imprenditore della sanità Lino Pellecchia e adesso è qui. Antonio Pellecchia ha sottolineato di essere un tifoso del Teramo Basket e di voler essere il “portavoce dei tifosi" all’interno del club. Club che riparte con la bendizione dell’avvocato Nisii e della BancaTercas. L’istituto di corso San Giorgio sarà main sponsor per altri tre anni e soprattutto, dopo aver intessuto le trame di regia per un cambio al vertice societario, sia di sostanza che di forma, ha anche ‘suggerito’ il volto del nuovo presidente: è l’icona del basket teramano e nazionale Corrado Pellanera, 74enne cestista dai grandi trascorsi, ex superbo atleta della D’Annunzio Teramo, poi per dieci anni bolognese d’adozione su entrambe le sponde, Virtus e Fortitudo. Ma soprattutto nazionale azzurro di due Olimpiadi. Un patrimonio che Teramo mette in campo anche per ‘bilanciare’, in un duello virtuale prima ancora che (forse) sul campo, il peso di una Reyer Venezia decisa a dar battaglia per giocare in A1, forte della sentenza della Disciplinare. E il secondo atto della nuova società teramana, dopo l’iscrizione al campionato, è stato il ricorso alla giudicante contro la sentenza che ritiene fondate le motivazioni della società lagunare.