E' crisi per il settore manifatturiero abruzzese

TERAMO – Il sistema manifatturiero abruzzese è in crisi: i dati, nel quarto trimestre 2011, indicano una flessione generale sotto tutti i punti di vista: la produzione scende dell’1,2%, il fatturato dello 0,7%, il fatturato estero del 5,2%, gli ordini esteri del 4,1% e l’occupazione dell’1,9%. Secondo l’indagine condotta dal Cresa su 399 imprese,  l’unico dato a far registrare una crescita è stato quello delle commesse del mercato italiano, con il +1,3%. Tale percentuale, però, non è sufficiente a recuperare il calo del periodo precedente. Dallo studio emerge che, su base annuale, rispetto al quarto trimestre 2010, gli indicatori sono generalmente positivi, ma in forte frenata: produzione +0,7%, fatturato +1,2%, fatturato estero +4,8%, ordini esteri +2%. Fanno eccezione l’occupazione (-1,9%), in peggioramento, e gli ordini interni (+0,8%). Secondo il Cresa, le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi sono negative per tutti gli indicatori considerati : produzione -23,6%, fatturato -22,8%, occupazione -19,3% – e generalmente peggiori di quelle rilevate nel trimestre precedente.  I settori più in difficoltà sono quelli del legno e dei mobili, il metalmeccanico e quello relativo a lavorazioni di minerali non metalliferi. L’alimentare fa registrare variazioni congiunturali negative e tendenziali positive. Positivi su entrambi gli orizzonti temporali, invece, il tessile,l’elettromeccanico ed elettronico e il settore dei mezzi di trasporto. A soffrire di più, secondo l’indagine, sono state le medie imprese (50-249 addetti). Quelle grandi (oltre 250 addetti), invece, hanno fatto registrare miglioramenti trimestrali della produzione e della performance sul mercato nazionale. Le piccole imprese (10-49 addetti) mostrano andamenti congiunturali generalmente positivi e migliori della media regionale, ma su base annua i risultati sono prevalentemente negativi. Nel complesso, le aspettative degli operatori circa l’andamento dei prossimi sei mesi sono pessimistiche.  A livello territoriale, la provincia di Chieti registra un buon andamento di produzione e fatturato. All’Aquila e a Pescara gli indicatori sono generalmente negativi, ad eccezione di quelli annuali relativi al fatturato estero, alla produzione aquilana e al fatturato pescarese. A Teramo aumentano il fatturato su base trimestrale e il fatturato estero.  L’occupazione fa registrare dappertutto andamenti negativi, ad eccezione del dato teramano su base annuale.