Prof assenteisti, un docente vince il ricorso anti-sequestro

TERAMO – Il tribunale del riesame ha accolto il ricorso di uno dei tre docenti dell’Università di Teramo contro il sequestro preventivo per equivalente dello stipendo, disposto dal gip del tribunale di Teramo su richiesta della procura che indaga su casi di assenteismo nelle Facoltà di Scienze politiche e Scienze della Comunicazione. Positivo il commento degli avvocati Luca Marafoti e Martina Barnabei, legali della professoressa Valentina Meliciani, direttore del Dipartimento di Teoria e politica dello sviluppo sociale a Scienze politiche: «Il provvedimento adottato dal gip, basato su un’ipotesi di truffa aggravata che, a questo punto, appare destituita di qualsiasi fondamento. Non solo perché risulta basata su una ardita ricostruzione di comportamenti da considerare invece del tutto in linea con le regole concernenti lo status dei professori; ma, altresì, in quanto incentrata su fatti in nessun modo riconducibili al reato contestato. Un’accusa, insomma, senza alcun fumus, nei confronti di un’economista di statura internazionale e la cui serietà e professionalità è da tutti apprezzata nell’Università di Teramo. Più di un anno di indagini, con appostamenti, testimonianze, sequestri di documenti per pervenire ad un risultato –sbandierato e stigmatizzato ripetutamente sulla stampa – del tutto identico a quello già fedelmente e correttamente attestato dai registri delle presenze. La stessa documentazione in atti, d’altra parte, attestava lo svolgimento di attività di docenza addirittura superiori ai compiti stabiliti dal Senato Accademico e un monte-ore di lezioni perfettamente aderente all’impegno richiesto e tenute in larga parte a titolo gratuito e con abnegazione dalla Professoressa».