Imu: seconda rata "a secco" per il Comune. Il 2013 si prospetta amaro per i conti

TERAMO – L’inizio del 2013 si prospetta amaro per le casse comunali che rischiano di arrivare con un buco in bilancio sanguinoso per la tenuta dei servizi finora assicurati. A impensierire l’assessore alle Finanze, Alfonso Di Sabatino è il mancato gettito della seconda rata dell’Imu stimato intorno ai due milioni e mezzo di euro. Tanti inadempienti? "Più che altro molti imprenditori in difficolà – ha spiegato l’assessore –  visto che le consistenti somme che potrebbero venire a mancare sono ascrivibili per lo più a quelle piccole e medie aziende del nucleo industriale messe in ginocchio dalla crisi". Una stima, quella dei due milioni e mezzo di euro in meno in bilancio, che è stata fatta sulle proiezioni del mancato gettito della prima rata. Il Comune aveva previsto di incassare con l’imu una somma di 13 milioni di euro. Ma già alla prima scadenza, con l’aliquota base, mancavano all’appello 700 mila euro, una cifra restituita all’ente dal Fondo sperimentale di riequilibrio. La seconda scadenza invece si rivela sanguinosa visto che l’aliquota è aumentata al massimo ed è cresciuto il numero delle aziende in sofferenza."Se a queste stime aggiungiamo i tagli dei trasferimenti statali che ammontano a 7,8 milioni di euro e l’ultima mazzata della legge di stabilità di ulteriori 2,2 milioni di euro si comprende bene la portata della sciagura – ha dichiarato l’assessore alle Finanze -. In uno scenario di questo tipo, e impossibilitati a inasprire le tasse ai cittadini, non riesco a immaginare quali sacrifici saremo costretti a fare sui servizi erogati finora. Penso al sociale e alla scuola su cui ci siamo sempre battuti per lasciare inalterate le prestazioni. In una situazione di questo tipo è necessario più che mai sobrietà e rigore da parte di tutti – ha concluso Di Sabatino -. Serve un salto di qualità della classe dirigente innazitutto e tutti dobbiamo capire che è in ballo la tenuta democratica del Paese e dei Comuni come il nostro".