Divieto di vendita alcolici ai minorenni, la questura ricorda le nuove regole

TERAMO – Con il week end e le serate fuori casa si ripropone il problema alcol soprattutto tra i più giovani. Una questione che coinvolge più soggetti, compresi i commercianti e i titolari di bar e locali. La questura, per l’occasione, ricorda che dall’11 novembre è entrata in vigore la legge 158 che tra le altre cose innalza il limite di età sotto il quale è vietato acquistare alcolici: adessè non è più 16, ma 18 anni. E in particolare è sottolineato il particolare che, in caso di dubbio, è obbligatorio a chi vende bevande alcoliche, di chiedere un documento di identità all’acquirente per comporvarne la maggiore età. Le legge prevede come reato la vendita ai minori di 16 anni, e sanziona amministrativamente la vendita di alcolici tra i 16 e i 18 anni, con pene pecuniarie che vanno da 250 a 1.000 euro; se recidivi, i trasgressori vedranno la loro multa raddoppiare e la licenza di somministrazione sospesa per tre mesi. Dal 1° gennaio il divieto sarà esteso anche alla vendita ai tabacchi, con le stesse modalità: sia nei supermercati, che nei bar e locali pubblici, i commercianti dovranno chiedere il documento di identità a chi vuole comprare sigarette.