TERAMO – Ben 20 mila euro per un consumo di soli due mesi. E’ questa la bolletta da capogiro che nelle e settimane scorse è stata recapitata al Comune dell’Aquila. L’importo e riferito all’uso di una carta telefonica Sim. Una cifra insolita ed inconsueta che ha fatto pensare dapprima ad un errore di fatturazione, ma quando il Comune ha contestato l’importo eccessivo alla compagnia si è sentito rispondere che si trattava "semplicemente" del costo derivato dal traffico su Internet e generato da numerose connessioni WAP (una ogni 70 secondi) e che quindi bisognava pagare. Grazie all’attivazione della procedura di Conciliazione gratuita presso il Corecom Abruzzo (Comitato regionale per le comunicazioni) , la società ha potuto riscontare effettivamente l’errore ed ha ritenuto opportuno stralciare i 20.000 euro richiesti al Comune. «Il Gestore telefonico aveva l’obbligo di avvisare il Municipio sul traffico anomalo che si stava generando e sul superamento del tetto di dati previsto dal contratto. Siamo molto soddisfatti – ha commentato Presidente del Corecom Abruzzo Filippo Lucci – degli ottimi risultati raggiunti in tema di Conciliazioni in telecomunicazione, nel 2012 abbiamo superato le 2000 richieste. Quello di oggi ne è un concreto esempio, la Pubblica amministrazione può funzionare».
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