TERAMO – I radicali abruzzesi e teramani aderiscono all’invito di Pannella per attuare 5 giorni di mobilitazione non violenta e collettiva, da oggi e fino al prossimo 30 aprile. Pannella, che per cinque giorni ha rifiutato il cibo e l’acqua e che da mercoledì ha annunciato di proseguire il solo sciopero della fame, ha invitato tutta la comunità penitenziaria e i cittadini a seguire il suo esempio per protestare contro l’indifferenza dello Stato alla situazione in cui si vive nelle carceri italiane. in particolare, Pannella punta ancora il dito contro il rieletto Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per non aver mai pronunciato, nel suo discorso di insediamento, la prola "giustizia". All’invito alla mobilitazione delle coscienze aderiscono adesso i radicali abruzzesi Ariberto Grifoni, Rosa Quasibene, Orazio Papilie Rosario Papili, tutti aderenti al Movimento "Amnistia, giustizia e libertà". L’obiettivo, si l egge in una nota di Vincenzo Di Nanna, referente regionale di Agl, è di "interrompere la ‘flagranza letteralmente criminale del nostro Stato, quando il “Re – insediato” Presidente della Repubblica, che come si ricorderà aveva definito la questione carceraria una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma, per la sofferenza quotidiana –fino all’impulso a togliersi la vita – di migliaia di esseri umani chiusi in carceri che definire sovraffollate è quasi un eufemismo, nel suo discorso al Parlamento non ha neppure pronunziato la parola “giustizia”.
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