Pedane dei bus rotte, Staur: "Colpa delle buche"

TERAMO – Le buche sul mantro stradale non sono un pericolo solo per automobilisti e pedoni, ma arrecano danni anche ai bus del trasporto pubblico. E’ quanto emerge da una nota diffusa dal presidente della Staur, Agostino Ballone, intervenuto su alcune segnalazioni circa il malfunzionamento delle pedane per l’accesso delle persone diversamente abili ai bus che effettuano il servizio di per conto del Comune di Teramo. “Ci scusiamo con gli utenti – spiega Ballone – che non possono usufruire del servizio, ma al tempo stesso riteniamo doveroso far presente che la manutenzione, effettuata costantemente su ciascuno dei trenta veicoli in circolazione sulle strade cittadine, nulla può contro i gravi danni che le buche e il generale dissesto delle strade provocano alle pedane. Infatti i predellini elettronici riservati ai disabili sono strumenti delicati, il cui funzionamento dipende da un congegno che non può essere sottoposto ai colpi e alle sollecitazioni di un percorso che i nostri stessi autisti non esitano a volte a definire di guerra. Nonostante la non trascurabile entità dell’investimento effettuato per dotare ogni autobus di questi sofisticati meccanismi di ultima generazione, circa 450 mila euro in sei anni, abbiamo già deciso di sostituire le pedane elettroniche per disabili con congegni manuali, meno sofisticati ma più resistenti, e provveduto a ordinarne in numero sufficiente per i nostri mezzi. Una soluzione meno innovativa rispetto alla precedente, ma sicuramente in grado di resistere più a lungo nel tempo”. Considerazioni, quelle di Ballone, che si estendono in maniera più ampia alle lacune che il capoluogo presenta sulle barriere architettoniche che ledono il diritto alla mobilità dei disabili. “Un’ultima notazione desidero esprimerla – conclude Ballone – Occorrerebbe che la città fosse dotata di una serie di infrastrutture, ad esempio marciapiedi e pedane di accesso alle fermate, che dovrebbero integrarsi con quelle che la nostra azienda è obbligata per legge a mettere a disposizione. Colgo infine l’occasione per ricordare che il nostro gruppo fa della sicurezza e del comfort da sempre il proprio fiore all’occhiello. Non a caso investiamo notevoli risorse per il costante rinnovamento del parco autobus che ha raggiunto una età media di due anni, la più alta che possa vantare un’azienda italiana”.