Mobilità ciclistica dimenticata nell'accordo quadro sulle infrastrutture

TERAMO – Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano rivendica un ruolo, e un finanziamento, per la mobilità ciclistica e il trasporto pubblico locale all’interno dell’accordo generale quadro sulla infrastrutture da 962 milioni di euro, che la Regione Abruzzo ha firmato con il governo Monti. E’ quanto si legge in una nota del Coordinamento, che sottolinea come l’accordo preveda importi per sistema stradale, ferroviario, portuale ed aeroportuale ed idrico integrato ma nulla per la mobilità ciclistica, grande dimenticata «nonostante la Regione Abruzzo si sia dotata di un’apposita legge dove l’Ente si impegna a promuovere la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali e la realizzazione di interventi finalizzati alla coesistenza dell’utenza motorizzata e non motorizzata attraverso politiche di moderazione del traffico”. «La nostra Regione – sottolinea l’associazione – nonostante abbia in progetto il completamento della Ciclovia Adriatica (percorso che collega Lecce con Ravenna e, continuando verso nord, con la Slovenia, l’Austria e i Paesi del Nord ed Est Europa), con la realizzazione della Via Verde della Costa Teatina e l’implementazione dei tratti mancanti nelle province di Teramo e Pescara, ha impegnato scarsissime risorse per dotarsi di una rete di percorsi alternativi alla mobilità automobilistica, e dimostra poco interesse nell’implementazione del trasporto pubblico locale e dello sviluppo dell’intermodalità tra treno, autobus, trasporto nautico e biciclette». Ciclat sottolinea come la convenzione con Trenitalia per il trasporto gratuito in ambito regionale delle biciclette sui treni è ancora al palo, nonostante siano stati stanziati 30mila euro nel bilancio regionale 2013; l’utilizzo dei fondi FAS per il completamento delle piste costiere del teramano è ancora in forse e l’inizio dei lavori per la Via Verde della Costa Teatina tarda ad arrivare. «La mobilità ciclistica – conclude il Coordinamento – è un “affare” serio, e come tale va trattato. Ha una sua dignità a livello trasportistico, potendo cambiare, in meglio, l’aspetto delle nostre città». Il Coordinamento si appella al Governatore Chiodi, alla giunta regionale e a tutti i consiglieri, affinchè non perdano l’occasione per pianificare, seriamente, interventi che rendano la nostra Regione all’avanguardia nel territorio nazionale, ponendosi al livello di altri territori che, investendo sulla mobilità ciclistica hanno visto, da subito, risultati sorprendenti che hanno ripagato, anche economicamente, le scelte effettuate a favore della mobilità ciclistica.