Tappezza la costa e Roma con i manifesti del figlio che la moglie ha portato via

GIULIANOVA – Da ieri ha tappezzato tutta la costa teramana, la prossima settimana lo farà a Roma, nei quartieri Casilino, Tiburtino, nelle stazioni Termini e Tiburtina: i manifesti portano la foto del figlio di 4 anni, Matteo, che la madre brasiliana avrebbe portato via, facendone perdere le tracce. Francesco Presta, operaio giuliese, è diserato e disposto a tutto. E l’affissione dei manifesti è solo il primo passo. Dalla sua ha due decisioni di tribunale: quello civile di Teramo ha disposto l’affidamento congiunto del bimbo nella causa di separazione dalla moglie, quello dei minori dell’Aquila, lo scorso 22 aprile, ha diramato l’ordine di rintraccio del piccolo su tutto il territorio italiano. «Lei ha fatto sapere che sta con Matteo in una casa famiglia di Roma – racconta al tlefono Francesco Presta -, ma i carabinieri e la procura minorile non riescono a rintracciarlo. Chiedo che venga riportato nella sua residenza e che venga permesso quanto il tribunale ha deciso». Francesco non vede il figlio dal 3 marzo scorso. La mattina dopo, come stabilito, si è recato all’asilo Bambin Gesù di Giulianova ma non ha trovato il piccolo: maestra e suore non hanno saputo spiegare, se non che l’ultima a prendere il bimbo a scuola era stata la madre. Dal 6 marzo la denuncia ai carabineri per la scomparsa di mamma e figlio. E’ una storia purtroppo uguale a quella di tantissime altre di separazione conflittuale tra coniugi, dove il ‘fardello’ conteso è il bambino, stordito tra gli spostamenti e i dissidi dei genitori. Ma Francesco Presta è deciso ad andare fino in fondo: è sicuro che sia ancora in Italia? «Credo di sì, anche perchè lei non si è presentata all’udienza in tribunale a Teramo per la separazione – spiega ancora Presta – inviando un certificato medico redatto dal pronto socorso del policlinico Casilino di Roma. Questo accadeva il 15 aprile».