«Si apra un confronto pubblico sul destino di via Longo»

TERAMO – Sul progetto di demolizione delle case di via Longo per un recupero urbanistico e ambientale della zona alle porte della città, il dibattito è vivo. Soprattutto all’indomani della notizia che il Comune di Teramo ha siglato un accordo con l’Ater, l’ente di gestione dell’edilizia residenziale, per il passaggio degli alloggi pubblici ad esso perchè ne gestica la manutenzione e lo sgombero. E la redazione della rivista Il Corbezzolo, esperienza editoriale nata soprattutto dallo spunto di questo vicenda, sottolinea come «del progetto non è stato reso noto nulla fino a oggi». Ci si augura, perlomeno, che si imbocchi la direzione di un concorso di idee: «Crediamo sia il momento – scrivono dalla redazione de il Corbezzolo – da parte dell’amministrazione di predisporre le condizioni per favorire un confronto a tutto campo su ipotesi diverse, predisponendo l’analisi di impatto ambientale preventiva prescritta dal Prg, ed un’analisi sulle condizioni attuali degli stabili dal punto di vista statico ed igienico». Secondo gli osservatorio attenti delle vicende e dei destini di via Longo, «la crisi di un modello di sviluppo (non solo urbanistico) ormai asfittico dal punto di vista economico e che ha prodotto danni irreparabili all’ambiente, ci pone di fronte alla necessità di inventare nuove strategie politiche che possano superare l’affanno dettato dalle contingenze e puntare ad un futuro sostenibile per la città di Teramo». «Continuiamo a considerare il tema di come si debba intervenire in quell’area – concludono da il Corbezzolo – un’importante occasione di confronto sulle modalità di trasformazione e di gestione del territorio».