TERAMO – Con l’apertura delle procedute di mobilità la Tnt, azienda olandese di spedizione e consegn express, licenzia in Italia 854 dipendenti attraverso una razionalizzazione complessiva e la chiusura di 24 filiali sul territorio nazionale, “una tragdedia che – per la Cgil – colpisce anche la provincia di Teramo. La sede di Mosciano è infatti tra quelle destinate alla chiusura, con 7 lavoratori dipendenti licenziati e con altri 17 posti di lavoro persi nell’indotto, che sono quelli dei dipendenti delle cooperative e padroncini impiegati nella consegna dei pacchi. “I motivi di tale decisione – spiegano Aurelio Di Eugenio e Luigi Scaccialepre della Cgil – si riassumano unicamente nell’intento aziendale di pareggiare i conti e risparmiare sui costi fissi. Nessun piano credibile che parli di rilancio e prospettive è stato presentato dall’impresa, né si è tenuto conto del dramma vissuto dai lavoratori da mandare a casa i quali, tra l’altro, appartengono a un settore totalmente scoperto dagli ammortizzatori sociali”. Pertanto le segreterie nazionali hanno chiesto un incontro urgente al Ministro dello Sviluppo economico e a quello dei Trasporti per ricercare tutte le possibili soluzioni a difesa dell’occupazione e proclamato due giornate di sciopero (28 giugno e 2 luglio) per le attività svolte in azienda. I sindacati chiedono inoltre ai rappresentanti locali delle istituzioni (Comune di Mosciano, Provincia e Regione) e ai Parlamentari teramani di sensibilizzare il Governo affinché si convochino le parti.
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