La Asl di Teramo recupera 1,5 mln di euro di mobilità passiva

TERAMO – La Asl di Teramo ha registrato, nel 2012, una diminuzione della mobilità passiva, con un risparmio di un milione e mezzo di euro rispetto all’anno precedente. Tradotto in numeri, significa che un numero decisamente alto di pazienti sta riconquistando fiducia nella sanità teramana, tornando a preferire i servizi della Asl locale piuttosto che recarsi altrove per diagnosi e cure. Sono i numeri, i risultati dai quali i vertici dell’azienda sanitaria locale partono per sottolineare come «riordino, nuova organizzazione e interventi mirati, dettati da studio ed esperienza, facciano ogni giorno di più della Asl di Teramo un ‘luogo della sanità’ a cui i cittadini guardano con nuova fiducia». Sul fronte della mobilità passiva, il ‘recupero’ di pazienti, quantitativamente parlando, è stato recgistrato nelle specialità chirurgiche ed ostetriche. Secondo la Asl, l’inversione di tendenza è dovuta «a significativi quanto puntuali interventi di ristrutturazione dei servizi sanitari teramani, dettati da una politica della sanità locale profonda e ponderata». Un segnale importante arriva anche dalla medicina del territorio, dove si registrano numeri quotidiani in crescita nel’Unità complessa di cure primarie di Villa Rosa di Martinsicuro: una struttura che segnala positivamente la redistribuzione dei servizi sul territorio, a diretto beneficio anche del servizio ospedaliero. E i dati rosei sulla mobilita passiva non ricomprendono quelli dell’Uccp, aperta dopo il risultato raggiunto. Sul gradimento dell’utenza dei servizi sanitari locali è bene offrire un ordine cronologico, come riporta una nota della Asl teramana: nel 2011, il primo anno della ‘gestione Varrassi’ che fu nominato nel dicembre 2010, la mobilità passiva in crescita subì uno stop deciso, grazie anche alle prime iniziative organizzative adottate dal nuovo direttore generale. L’anno successivo si avviò il programma del recupero dei malati: i servizi sono aumentati in qualità e la quantità di pazienti ‘rientrati’ è cominciata ad aumentare. Nel 2012 il ricorso ad altre regioni ha avuto una significativa riduzione, che continua, con il crescere delle prestazioni teramane. Segnali ancor più importanti arrivano dai dati del primo semestre 2013 e su questi si innestano anche i numeri dei report di attività di sala operatoria, che indicano un forte incremento dell’attività (che sarà confermato dall’ufficializzazione dei dati ministeriali, per i quali bisognerà aspettare giugno 2014).