Scuola, un altro milione per le attività extracurriculari

TERAMO – Un altro milione di euro al mondo della scuola abruzzese grazie alla terza edizione del progetto “Scuole e nuovi apprendimenti”, finanziato con le risorse del Fondo sociale europeo Piano Operativo 2012/13. Dopo il buon esito delle prime due edizioni che hanno finanziato con 6 milioni di euro i progetti di 85 istituzioni scolastiche, la Giunta Regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro e Istruzione Paolo Gatti, ha deliberato la terza edizione, il cui avviso sarà pubblicato a settembre. I soggetti ammessi alla presentazione delle candidature sono le Istituzioni scolastiche autonome statali o paritarie del I e II ciclo d’istruzione della Regione Abruzzo, coadiuvate da un organismo di formazione accreditato. Ciascuna proposta progettuale, che dovrà prevedere esclusivamenteinterventi extracurriculari, potrà avere un costo complessivo massimo pari a 25mila euro. Si prevede dunque il finanziamento di almeno 40 beneficiari. «Il mondo dell’Istruzione – spiega l’assessore Gatti – ha bisogno di iniziative concrete e di innovazione, non di inutili e stanche polemiche. Per questo motivo, la Giunta ha deciso di dare continuità ad una iniziativa di grande attenzione verso il mondo della scuola, mettendo nuovamente a disposizione fondi destinati ad ampliare l’offerta formativa ed innalzare gli standard qualitativi del sistema scolastico regionale». Le risorse stanziate finora nelle scorse edizioni sono state utilizzate dal sistema scolastico  regionale per favorire da un lato l’attivazione di diversi percorsi formativi finalizzati a sostenere il rafforzamento delle abilità informatiche, matematiche, linguistiche  degli studenti, e dall’altro per consentire l’avvio di percorsi per il rafforzamento dell’educazione ambientale e interculturale, anche con il coinvolgimento delle famiglie oltre che per il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica. «Siamo convinti che più opportunità per la scuola e nella scuola significhi più probabilità di avere ragazzi meglio preparati alla vita e al mondo del lavoro», conclude Gatti.