Prati di Tivo isolata, accuse alla politica

TERAMO – Una stazione sciistica e la sua strada, un rapporto che da oltre 50 anni costituisce un nodo cruciale per lo sviluppo dei Prati di Tivo e del turismo di Pietracamela. Se fino a ieri il problema era costituito dalla tortuosità del racciato o dai tempi di percorrenza, ogg la sopravvivenza è legata alla sua percorribilità. E’ vicenda nota: la stazione sciistica teramana non ha aperto la stagione, nello scorso week end, per via della chiusura della provinciale 43 per le frena del maltempo. I lavori di sistemazione partiranno forse questa settimana e i tempi necessari non sono al momento conosciuti. E’ polemica, ovviamente, su questo. I "Per Davvero" puntano il dito sulla devole rappresentanza a livello parlamentare della nostra provincia, oltre «all’incapacità di chi ha svolto un ruolo amministrativo locale che di governo a livello regionale e soprattutto nazionale, a prescindere dagli schieramenti politici». Gli sforzi fatti per investire 12,5 milioni di euro per la nuova cabinovia, dicono i Per Davvero, rischiano di essere vanificati dalle inefficenze attuali, se è vero che l’impianto ha bisogno di ‘nutrirsi’ della presenza dei centinaia di persone al giorno per poter coprire i costi di gestione. E giù sulle responsabilità di chi permette «l’isolamento di uno dei luoghi più belli d’italia, il fallimento degli operatori locali, una viabilità prebellica con zero manutenzione, che non sia stato mai realizzato un collegamento diretto tra l’uscita della A-24 a Colledara e Prati di Tivo, nonostante nel 2014 ricorra il trentennale dell’apertura del Traforo del Gran Sasso.