«Strade provinciali dissestate, Catarra immobile non individua un altro assessore»

TERAMO – “Strade provinciali dissestate nella totale noncuranza della Provincia che da tre mesi” è senza assessore ai Lavori Pubblici poichè l’ex Elicio Romandini si è dimesso per correre alla candidatura ad una scranno regionale per poi ritrovarcelo, improvvisamente, candidato sindaco di Sant’ Egidio alla Vibrata  per il centro-destra”. E’ la presa di posizione polemica del capogruppo dell’Idv in Consiglio provinciale Mauro Sacco che contesta l’immobilismo del presidente Catarra nell’individuazione di un nuovo assessore. “Il presidente – si legge nella nota diffusa da Sacco – non ha ancora provveduto alla sua sostituzione per beghe e mire personalistiche all’interno della sua maggioranza. Ed intanto le strade provinciali languono nell’abbandono. Abbiamo saputo che finalmente sono stati sbloccati 20 milioni di euro per i danni provocati dall’alluvione: ci consta che nulla sia stato destinato alle tante provinciali ed ex statali delle zone interne. L’unico intervento di qualche decina di migliaia di euro è previsto solo per la provinciale per Ronzano, poi il nulla: nulla per la 491 nè per le altre strade provinciali delle zone interne oramai ridotte a vere e proprie mulattiere”. Se il presidente – assessore ad interim avesse un pò di tempo lo accompagnerei volentieri in questi territori per fargli toccare con mano l’incuria in cui versano. La cosa che più ci irrita è che per la Sp 259 è in corso un bando di gara di 900mila euro per il rifacimento degli asfalti: bene per gli amici vibratiani, per carità, ma guarda caso territori di pertinenza elettorale dell’ex assessore Romandini. Catarra cinque anni fa costruì la sua vittoria denunciando lo stato di criticità della viabilità provinciale: a distanza di cinque anni voglio chiedergli se ricorda un intervento, che sia uno, degno di menzione particolare per le zone disagiate della nostra Provincia”. "Per sua fortuna  – conclude Sacco – le Province sono destinate a scomparire altrimenti per lui sarebbe stata veramente impresa impossibile ripresentarsi di fronte agli elettori disillusi dalle sue promesse vane".