Punto nascita di Atri, i Comunisti Italiani contro la chiusura

TERAMO – Continuano le prese di posizione a difesa del punto nascita di Atri, a rischio chiusura (insieme agli altri 3 della regioni che non raggiungono le 500 nascite annuali, ossia Penne, Ortona e Sulmona) per consentire l’uscita dal commissariamento della sanità abruzzese. A intervenire oggi è la federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani che “esprime ferma opposizione verso questa manovra che si inserisce nell’ormai cronico piano di smembramento della sanità pubblica”. “La motivazione della chiusura del reparto – continua il Pdci – sarebbe da inquadrarsi all’interno del percorso di razionalizzazione del servizio sanitario abruzzese imposto su piano nazionale. Nel portare avanti questo discutibile progetto, si fa riferimento a parametri quantomeno bizzarri e schematici, affidando il destino di una struttura efficiente e altamente qualificata, come nel caso di Atri, a tabelle e statistiche che non tengono conto del contesto reale e del rapporto di necessità tra la struttura ed i cittadini”.

NO ANCHE DAL CONSIGLIERE PD DELL’ORLETTA – Venerdì pomeriggio sulla questione è stato convocato un consiglio comunale straordinario ad Atri. Intanto, sul fronte Pd, si registra anche il secco no del consigliere comunale di Pineto Alberto Dell’Orletta (ex assessore all’Urbanistica nella giunta Monticelli). L’esponente dei Democratici ribadisce il suo appoggio alla “battaglia” a difesa dell’ospedale San Liberatore condotta dal consigliere regionale Luciano Monticelli, e punta il dito contro “l’insensata scelta” di privare il nosocomio del punto nascita “con le immaginabili ripercussioni di carattere negativo per tutti gli utenti del comprensorio”. Dell’Orletta definisce poi “un puro tecnicismo” il criterio assunto per il taglio (500 nascite l’anno, Atri si ferma a 486) ed esprime la sua solidarietà al Pd di Atri “impegnato in questa battaglia politica di salvaguardia delle ragioni dei propri cittadini”. Il consigliere invita infine anche l’attuale sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, e la sua giunta a prendete posizione contro l’ipotesi chiusura del servizio.