Caro mense, c'è l'intesa con il sindaco ma le mamme chiedono: «Ora fatti concreti»

TERAMO -Torneranno ad incontrarsi lunedì alle 12.30 le mamme teramane del comitato “Iostoconibimbi” e il sindaco Brucchi. L’obiettivo è quello di chiudere la questione legata a rincari dei buoni pasto sulla quale c’è già un’intesa di massima sull’inserimento di almeno una fascia di reddito per chi ha un reddito inferiore ai 17mila 600 euro e che quindi pagherebbe 30 centesimi in più e non 80 rispetto all’attuale tariffa di 4.40 euro. Al vaglio anche la possibilità di altre fasce di reddito. E’ questo il risultato emerso dalla riunione di ieri pomeriggio a Palazzo di Città tra una delegazione di 5 mamme e il primo cittadino. Oltre alla questione dei buoni pasto, il comitato avanza la richiesta di un tavolo permanente su tutte le questioni legate alle scuole teramane, dal trasporto alla sicurezza degli edifici scolastici. Proprio alla vigilia dell’incontro di ieri, le mamme avevano annunciato la redazione di un “libro nero” con tutte le criticità oggi presenti nelle scuole della città. “Le mamme che hanno partecipato al tavolo tecnico hanno apprezzato la disponibilità del Sindaco a individuare possibili soluzioni alle nostre richieste”, recita una nota inviata oggi dal comitato sostenuto dall’associazione a difesa dei consumatori Robin Hood. “Occorre però – precisa ancora la nota – che le ipotesi diventino ora concrete e in assemblea decideremo se le proposte dell’amministrazione soddisfano le esigenze delle famiglie”. La riunione del comitato per esaminare le proposte dell’amministrazione si terrà domani mattina alle 10 a Villa Mosca. La delibera per l’inserimento della nuova fascia approderà nel prossimo consiglio del 21 ottobre. La questione ancora al vaglio del Comune è se la misura potrà partire già da novembre o dal 2015. La variabile infatti l’approvazione del bilancio di previsione: se il governo concederà una proroga ai Comuni che non l’hanno ancora approvato, si potrà partire subito da novembre, altrimenti bisognerà attendere gennaio. La copertura finanziaria, sulla quale Brucchi ha già dato rassicurazioni, si aggira tra le 10mila e le 20mila euro.