Daniele Erasmi, under 40 di Pineto, eletto alla guida di Confesercenti Abruzzo

TERAMO – Daniele Erasmi, imprenditore pinetese del settore food e attuale presidente di Confesercenti Teramo, è stato eletto questa mattina presidente regionale di Confesercenti Abruzzo, nel corso dell’assemblea elettiva svoltasi nell’auditorium "Filiberto Cianci" della sede regionale dell’associazione a Chieti. Erasmi, classe 1975, succede a Bruno Santori nella guida di un sistema regionale che rappresenta 12 mila micro e piccole imprese operanti nei settori commercio, turismo, artigianato e servizi. «Eleggere un presidente giovane che arriva da una cittadina di periferia è un segno di coraggio – ha spiegato dopo l’elezione il neopresidente – e chi dice che le associazioni di categoria sono un nuclei di conservazione, avrebbe dovuto ascoltare la passione e il dinamismo delle parole espresse qui oggi, per capire che invece questi sono i luoghi dell’elaborazione concreta e ideale del futuro della nostra economia. Abbiamo parlato a lungo del commercio, il cuore della nostra rappresentanza, ed abbiamo chiesto alla Regione scelte coraggiose: conferma della moratoria alle aperture di nuova grande distribuzione organizzata, una nuova legge organica in materia di commercio che tuteli e sostenga il commercio urbano, un piano di interventi formativi e normativi che dia strumenti per competere con il mondo dell’e-commerce. Resta un dato di fondo: senza la ripresa della domanda interna, il commercio non riuscirà ad uscire dalle secche di questa drammatica crisi, e pur nei limiti delle proprie competenze la Regione ha il dovere di fare ogni sforzo perché la domanda interna conosca una ripresa. Diversa è la situazione per l’artigianato e la produzione, settori ai quali voglio aggiungere il determinante segmento dell’agroalimentare, che possono tirare il fiato con l’export. Queste imprese vanno però aiutate a scoprire nuovi mercati, a radicarsi in quelli più vasti, ad innovare le proprie aziende anche se non sono multinazionali. E sul turismo va data una sterzata, con la scelta dell’internazionalizzazione e dell’ammodernamento delle strutture». I lavori del meeting sono iniziati con la relazione del direttore regionale Enzo Giammarino, che ha illustrato alcuni dati inediti sui consumi degli abruzzesi a novembre 2014: rispetto allo stesso mese del 2013 in Abruzzo i consumi alimentari segnano -0,3 per cento, le bevande -0,7 per cento, mentre ancora più pesante il calo nel settore non food: -2,4 per cento nell’abbigliamento, -1,4 per cento i beni per la casa, -0,1 per cento la cura della persona. «Il sostegno alla domanda interna è determinante» ha sottolineato Giammarino, «ed alla Regione chiediamo di dar seguito alle riforme annunciate». Anche perché il tempo non c’è: come ha ricordato il direttore del confidi Coopcredito Patrizio Lapenna «crescono esponenzialmente le sofferenze bancarie per le imprese: per la provincia di Chieti si è passati dall’1,95 del 2009 al 19,75 per cento del 2014, a Pescara dal 4,91 al 16,32 per cento, all’Aquila dal 5,54 al 20,92, a Teramo dal 4,36 al 23,05 per cento. E chi soffre di più sono soprattutto le micro e le piccole imprese».