Eccolo il guado di Carapollo tanto atteso. Dopo gli annunci e i ritardi, è stato aperto ieri alla chetichella e subito richiuso, oggi. Piove da ieri e il Tordino è ingrossato ma a ben vedere il problema non sembra essere proprioi quello che era temuto da più parti, ovvero l’onda di piena del fiume, bensì la cunetta oltre gli argini. E’ allagata, non drena e l’acqua di ristagno si butta verso il guado, percorrendolo come fosse uno dei mezzi ai quali è riservato per attraversare il fiume. Insomma, le polemiche che hanno preceduto il varo della piccola opera erano giustificate, con critiche ad ampi spettro alla scelta di costruire questa ‘passerella’ di cemento armato finanche a provocare la caduta di una testa tra i vertici della Teramo ambiente. Le sbarre da passaggio a livello sistemate ad ostruire il transito ricordano che il passaggio è riservato ai mezzi della municipalizzata dell’energia, in partenza e in arrivo dal centro di stoccaggio dei rifiuti: le immagini parlano, magari uno sforzo avrebbe potuto portare alla realizzazione di qualcos’altro, più sicuro, più utile, più usufruibile. Ma tanta è stata l’attenzione su questo mostriciattolo strutturale che oggi, al primo segnale di acqua più importante, è stato chiuso nonostante non fosse la piena del Tordino ma una cunetta tracimata… Quanto durerà questo aperto sì, aperto no?
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