Nuove regole per i proprietari dei cani, un regolamento disciplina i comportamenti nei luoghi pubblici

TERAMO – Il Comune mette nero su bianco in un regolamento sul “Benessere animale” alcune norme per disciplinare la civile convivenza tra gli amici a quattro zampe, i loro proprietari, e i cittadini che non amano gli animali e vorrebbero più rigore per il rispetto delle zone comuni. Grazie al documento approvato in Consiglio comunale su impulso dell’assessore comunale Rudy Di Stefano e del consigliere Alessia De Paulis c’è un decalogo di riferimento per la disciplina della materia che regolamenta anche come vanno portati a spasso gli animali. Una risposta al decoro urbano arriva anche contro le deiezioni canine abbandonate in bella mostra lungo le vie da passeggio e nei giardini. Il Comune, nell’impossibilità di fare controlli, si avvarrà di un nucleo di volontari che segnaleranno le infrazioni direttamente al vigile ecologico che avrà facoltà di multare i trasgressori. Le somme raccolte andranno a costituire un fondo che per il 70% finanzierà la lotta al randagismo, mentre per il 30% andrà a coprire le spese dei volontari impiegati nelle attività di monitoraggio. Come ha spiegato l’assessore Di Stefano, il regolamento ribalterà anche le vecchie consuetudini in uso per i locali pubblici, dove prima era prassi comune considerare vietato l’ingresso degli animali. In passato era facoltà dell’esercente autorizzare con un apposito cartello recante la scritta “io qui posso entrare” l’ingresso alle bestiole di piccola taglia. Adesso invece il criterio si inverte: gli animali saranno considerati autorizzati salvo indicazioni contrarie all’esterno sancite dai titolari stessi dei locali. Il consigliere di maggioranza Alessia De Paulis ha indicato tra le novità del nuovo regolamento approvato in Consiglio anche la possibilità di adibire alcune aree del territorio comunale alla pet terapy. In secondo luogo è previsto il divieto assoluto di fare attività di accattonaggio con gli animali e verranno istituiti dei tavoli di concertazione con gli enti pubblici per prevedere delle zone in cui è possibile entrare con il cane o meno. Questo risponde a un lavoro di riordino della materia che l’Anci, l’associazione nazionale comuni italiani di cui la De Paulis è esponente, sta facendo nei capoluoghi per prevedere una felice convivenza per chi ha bisogno dell’accompagnamento del cane in quanto portatore di handicap e chi invece va a spasso per motivi di affezione.