Ex Oviesse, i locali interessano solo ai cinesi

A pochi giorni dalla scadenza dei termini del bando per la concessione dei locali dell’Oviesse si apprende che gli unici interessati sono i cinesi. Sono ben tre gruppi distinti di asiatici , gli unici interessati  che si sono recati negli uffici del Comune per avere informazioni  e chiedere di poter visionare quegli spazi in modo da poter aprire all’ingresso di corso San Giorgio un megastore simile a quello sorto già in piazza San Francesco, che propone la vendita di articoli che spaziano dai casalinghi, all’abbigliamento, al bricolage. Il Comune ricorda che la scadenza del bando per la concessione è fissata al 12 febbraio e che per l’affitto è stato stabilito un canone annuo di concessione a base d’asta pari ad 120mila euro. I criteri di assegnazione terranno conto sia dell’offerta economica (che incideranno per il 35% della valutazione) che della proposta tecnica (al 65%). L’eventualità suscita preoccupazione in quei numerosi osservatori teramani che già in passato non hanno gradito la nascita della Standa sulle ceneri del vecchio teatro smantellato all’epoca del sindaco Gambacorta e a cui sembra “davvero troppo” vedere all’ingresso del corso un polo commerciale cinese. Una eventualità che aveva sollevato anche le dure contestazioni degli artisti che lo scorso gennaio avevano occupato i locali dell’ex Oviesse per richiamare l’attenzione del pubblico dibattito sugli spazi della cultura a Teramo. E a questo proposito presto i riflettori si accenderanno anche a un’altra scadenza importante. A maggio scade infatti la gestione del cineteatro Comunale, recentemente adeguato e rimesso a norma dai lavori del Comune, affidato da oltre 20 anni alla famiglia Spinozzi, che è proprietaria anche della multisala Smeraldo. Una gestione la cui durata è stata lungamente contestata da diverse associazioni culturali cittadine che lamentavano un regime di “monopolio” e finita anch’essa nel mirino della protesta