Rifiuti, l'assessore Mazzocca conferma gli impegni sull'agenzia regionale

TERAMO – L’Agenzia regionale unica dei rifiuti si farà, i sindaci saranno i protagonisti del nuovo organismo e non verranno sottratti finanziamenti. “A meno che – ha specificato l’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca – non verranno onorati gli impegni presi con i progetti già presentati”. L’Assemblea dei Sindaci, questo pomeriggio, è stata rassicurata dalla Regione circa l’intenzione di procedere in tempi “decisi” verso la nuova governance del sistema di rifiuti regionale. “Dobbiamo recuperare dei ritardi e del resto al settore rifiuti, un settore tanto strategico, ho trovato solo nove persone e un dirigente. Questa cosa non può essere casuale ma ora siamo decisi ad essere molto concreti. Qualità del servizio e autonomia gestionale”. Sulla scelta di andare ad un’unica Agenzia regionale si è soffermato il neo commissario dell’Agir, Giovanni Damiani (direttore tecnico dell’Arta): “Per garantire la sostenibilità econonomica e gestionale e abbassare la filiera c’è bisogno della macrofiliera: ma i territori avranno la libertà di decidere sugli schemi locali.”. Sui modelli gestionali: “Non bisogna aver paura dei privati che sanno fare meglio del pubblico: ma noi pretenderemo prezzi bassi e la governance dovrà essere pubblica”. Infine una notazione su quanto accaduto negli ultimi anni in Abruzzo: “”Abbiamo superato il ridicolo, e non è solo una questione politica. Le nostre bucce di patate le abbiamo mandate in Emilia. Dobbiamo ritrovare l’orgoglio che negli anni ’90 ci fece uscire da uno stallo simile”. Ben vengano, quindi, hanno sottolineato l’assessore Mazzocca e il commissario Damiani, le iniziative come quelle della Provincia di Teramo che provano a fare sintesi: “E’ il primo territorio che si presenta unito e presenta delle proposte, questa è un’esperienza da fare anche nelle altre province”. Renzo Di Sabatino, aprendo i lavori dell’Assemblea, aveva sottolineato la necessità di “togliere ai rifiuti ogni casacca politica”. Nella sua proposta, poi approvata, si prevedono due tavoli, uno istituzionale composto da 8 sindaci – due per ogni ambito – e un tavolo tecnico. Lavoreranno per individuare: “l’ambito territoriale ottimale per l’affidamento dei servizi, delle opere da e degli impianti da realizzare con un modello gestionale e organizzativo comprensiva di una proposta di riorganizzazione aziendale”. Il tavolo tecnico compirà una ricognizione sui quattro Consorzi esistenti (con una verifica della situazione patrimoniale, economica e finanziaria delle società dei consorzi pubblici e a partecipazione pubblica). Le proposte dovranno arrivare sul tavolo dell’Assemblea entro tre mesi; una volta approvate saranno trasmesse alla Regione e all’Agir.