Ceppo: si spara il titolare dell'albergo Julia, morte cerebrale – VIDEO

TORRICELLA – Tragedia della crisi al Ceppo: il titolare dello storico albergo Julia, Piero Romualdi, 49 anni, si è sparato un colpo di pistola alla nuca nella piazzetta dinanzi alla sua attività commerciale. E’ stato soccorso con l’eliambulanza e trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini di Teramo, dove i sanitari lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico che però non ha potuto strapparlo alla morte. In serata in medici henno avviato le procedure di osservazione per verificare l’esistenza di attività cerebrale. In caso contrario, nella notte, l’imprenditore sarà sottoposto a espianto degli organi perchè la famiglia ha concesso l’autorizzazione alla donazione. L’albergatore, che aveva registrato di recente un sensibile calo dell’attività del suo esercizio turistico, ancor più per la scomparsa la scorsa settimana della più diretta collaboratrice, la sorella Cesira, aveva manifestato più volte preoccupazione per lo stato economico personale. Molti conoscenti che lo hanno sentito nelle ultime ore, avevano colto un profondo senso di scoraggiamento dell’imprenditore alberghiero. Questa mattina poco prima di mezzogiorno, il dramma, nella piazzetta del centro turistico meta di tantissimi escursionisti e appassionati della montagna, in questo stupendo angolo dei Monti della Laga. Ad accorgersi del corpo a terra è stato un passante: i soccorsi sono stati immediati, sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Valle Castellana e la sala operativa del 118 ha gestito il decollo dell’eliambulanza dall’Aquila che ha recuperato il ferito e lo ha trasferito, intubato, al pronto soccorso dell’ospedale teramano bloccato in attesa di ricevere questo codice rosso. In queste ore l’imprenditore è sotto la valutazione dei sanitari, in condizioni disperate per le gravissime conseguenze del colpo di pistola alla testa. I medici hanno deciso per un delicatissimo ma rischioso intervento chirurgico per la rimozione anche del proiettile ma l’uomo è sempre rimasto in coma. Un tragico destino lega l’albergatore al padre, da cui ha ereditato l’attività: il genitore, nei primi anni 2000, si tolse la vita con una fucilata all’interno di una camere dell’albergo.