GIULIANOVA – Non c’è più un medico nel reparto di cardiologia dell’ospedale Santissima Annunziata di Giulianova. Dei sette cardiologi in servizio, da lunedì ad uno ad uno sono finiti tutti in malattia e uno è in ferie. Il reparto è bloccato con gravissimi disagi per i pazienti ricoverati ma anche per tutti gli altri servizi in cui è necessaria la presenza del cardiologo, dalle sedute operatorie alla guardia notturna. La clamorosa indisponibilità collettiva è indice di una situazione di emergenza sì, ma pone l’attenzione adesso su un quadro organico da tempo carente e più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali dei medici ai vertici della Asl e ai responsabili del Dipartimento cuore e vasi. Sette medici per 16 posti letto (di cui 4 di terapia intensiva) dicono all’ospedale di Giulianova, sono insufficienti e in squilibrio rispetto alle dotazioni di personale ad esempio dell’ospedale del capoluogo, dove i medici sono 17 per 37 posti letto (di cui 12 di ‘posti-monitor’). Questi sette medici cardiologi giuliesi, va ricordato, coprono anche i turni di guardia notturna. Uno spiraglio si era aperto con l’ultimo avviso pubblico dello scorso anno per tre posti per cardiologi, ma sono stati assegnati tuti e tre al Mazzini di Teramo. Sulla vicenda è intervenuta la segreteria provinciale della Cimo, rappresentata da Alessandro Core, il quale chiede se «qualcuno ai vertici della Asl non gradisce ridistribuzioni? Una gestione manageriale – si legge nella nota – significa decidere come investire e non tirare a campare; assume a tempo determinato invece che pagare incentivazioni, spostamento di personale dove serve, avvisi pubblici per il personale per il periodo estivo e banditi a primavera e non a giugno quando nessuno accetterà». Il problema è stato affrontato dall’azienda sanitaria che intanto ha avviato gli accertamenti del caso e inviato le visite fiscali ai medici in malattia. Il direttore del Dipartimento cuore e vasi, Cosimo Napoletano, è stato a Giulianova per verificare le possibili soluzioni all’emergenza medici assieme al primario del raparto, Vito Ciampini: da subito e fino a lunedì prossimo, un cardiologo per turno si sposterà da Teramo per garantire il servizio ai degenti ed evitare trasferimenti in altri presidi o, alla peggio, la chiusura temporanea del reparto.
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